Cristòbal Balenciaga, rivoluzionario, visionario e couturier che ha ridefinito i classici schemi della femminilità, da sempre grande fonte di ispirazione per tutti i designer.
Nasce nel 1895 a Getaria, e dalla madre sarta eredita la passione per la creazione di abiti. A soli 11 anni diventa apprendista di un sarto del suo paese dove si forma il suo talento ed acquisisce svariate tecniche sul confezionamento. A 20 anni apre il suo primo negozio a San Sebastiàn. Si trasferì a Parigi per la guerra civile in atto e nel 1937 aprì il suo primo atelier in Avenue George V.
Iniziavano gli anni ’40 e Balenciaga si ispira alle sue origini, dando vita a collezioni ricche di pizzo, contrasti tra rosso e nero, boleri e tanti dettagli che richiamavano i rinascimento spagnolo. Tutto questo non passò inosservato all’aristocrazia europea, così iniziò a vestire le donne più potenti dell’epoca.
Gli anni ’50 e ’60 furono gli anni in cui lo stilista definì il suo stile andando completamente controcorrente rispetto ai diktat di quel periodo e rivoluzionato le forme affusolate presentate dagli altri stilisti come Dior. Il sarto scultore creò i famosi vestiti ad uovo, il cappotto cocoon, abito “parachute”, abito “sac”, il tubino semi aderente, il baby doll plissettato e l’intramontabile minidress a palloncino. Un genio che ridefinì la concezione di femminilità che non si omologava con gli schemi. Inventò anche il famoso tessuto Gazar, rafia di seta adatta per costruire i volumi e il Cracknyl un tessuto impermeabile e plastificato.
Arrivano gli anni ’60 e le esigenze del mondo femminile che si affaccia al lavoro, alla libertà sessuale al cambiamento politico e culturale, cambiano notevolmente generando la necessità di creare capi non più confezionati su misura e scelti insieme alla cliente, ma venduti in serie nei grandi magazzini o con il pret-à-porter. Questa nuova filosofia diventa ingestibile e troppo distante dalla cultura e dal talento di Balenciaga che decide di ritirasi nel 1968. Nel 1972 muore in Spagna e viene sepolto nei paesi baschi nella sua terra natale.
Nel 1997 Nicolas Ghesquiere diventa il direttore creativo della maison, celebrando le caratteristiche di Balenciaga ma rivisitando il brand in chiave moderna .
Nel 2001 la maison viene acquistato dal gruppo Kering.
Nel 2012 Alexander Wang subentra a Nicolas imprimendo il suo segno minimalista, americano e street nelle collezioni.
Dal 2015 Demna Gvasalia è il nuovo direttore creativo del brand, che dona una caratteristica sport deluxe, ricercato e 3.0 al marchio.
Da sempre innovatore, ci aspettiamo sempre nuovi trend ed ispirazioni da una maison tanto importante.