Missoni è uno dei marchi di moda e design più conosciuti, amati e riconosciuti al mondo.
Ottavio Missoni nasce nel 1921 a Ragusa. Dopo la seconda guerra mondiale, Missoni apre un laboratorio con Giorgio Oberweger dove realizza capi sportivi in lana, essendo lui stesso un atleta. Ideò La tuta “Venjulia”,che viene utilizzata dalla squadra italiana durante i giochi olimpici del 1948 a Londra. Qui incontra Rosita Jelmini, nata nel 1931 in una famiglia di sarti. E’ stato amore a prima vista e nell’aprile del 1953 si sposano ed aprono una piccolo laboratorio di maglieria a Gallarate. Nel 1958 presentano a Milano la “Milano-Simpathy”, la prima collezione e grazie all’aiuto di Anna Piaggi, editrice della rivista Arianna , iniziano la scalata verso il successo. Molto più che un tentativo imprenditoriale tanto che, in brevissimo tempo, Missoni diventerà un punto di riferimento del fashion made in Italy, faro di innovazione tecnica ed estetica.
Vengono celebrati con diverse mostre ed allestimenti nel mondo che comprendono non solo le loro creazioni, ma anche la loro fantastica vita. Dal 1997 alla guida della azienda ci sono i figli: Angela Missoni direttore artistico, Vittorio Missoni responsabile commerciale, Luca Missoni responsabile tecnico, e Margherita Missoni testimonial ed ambasciatrice dell’azienda. Una storia di successo familiare che è proprio nella famiglia che trova sempre la forza.
Nel 2013 scompare prematuramente il figlio Vittorio con la moglie, e qualche mese dopo anche Ottavio muore all’età di 92 anni. Nell’anno 2014 Rosita Missoni riceve il titolo di Cavaliere del Lavoro, conferendo quindi per la prima volta questo titolo a due rappresentanti di una stessa azienda. Nel 2018 il Fsi (Fondo strategico italiano) entra nel capitale Missoni in difesa del made in Italy con una quota del 41,2%, ma il controllo resta alla famiglia con il 58,8%. Dal 2018 Margherita Missoni assume l’incarico di direttore creativo.
Chi sono i Missoni oggi? Quelli che sono sempre stati. Un destino segnato dall’amore comune verso il bello e dal desiderio di preservare ad ogni costo la loro vera ricchezza, un patrimonio inestimabile di cui sono sempre stati consapevoli, la loro storia di famiglia, che sà di passato e guarda al futuro.