Pronti via: c’è stata la Milano Fashion week! Un tripudio di eventi e presentazioni ricche di creatività, novità ed un pizzico di malinconia.
L’abbiamo gustata tutta d’un fiato, tra dirette Instagram, serate davanti alla tv e pomeriggi dedicati a guardare i lookbook dei marchi preferiti su Vogue. Una settimana della moda senza fronzoli, con poco pubblico e pochi influencer, sarà un male? Vi raccontiamo cosa ci è piaciuto di più.
Aspettando la prossima sfilata con il nuovo direttore creativo Kim Jones, la padrona di casa indiscussa è stata Silvia Venturini Fendi che ci ha regalato una sfilata ricca di silhouette ispirate al passato, dettagli artigianali luxury e una femminilità declinata in diversi tipi di corpo. A nostro avviso uno spettacolo! Un punto di vista retrò ma contemporaneo allo stesso tempo, esaltato dai tessuti come chiffon impalpabili, pelle sfumata, lino leggero e ricamato, pizzo macramè, cadì e maglieria lavorata .I colori passano dai bianchi ai neri, al beige, all’azzurro, al lilla e al rosso fuoco.
Giovane, intraprendente, padrona del mondo è la donna proposta nella sfilata da Alberta Ferretti. Dettagli come le frange, i ricami geometrici e intrecci di perline negli accessori ricordano terre lontane con accenni ai nativi d’America, sono perfetti miscelati a tessuti come suede morbidi, pizzo san gallo, twill con tinture a riserva, e georgette vaporose. I colori tenui si susseguono dal bianco latte, alle sfumature del beige, il pesca, l’azzurro e il verde latte menta. Magnifica, moderna, frizzante, e come sempre una conferma!
Al suo debutto nelle sfilate Milanesi, Pierpaolo Piccioli ha presentato la sfilata uomo donna nella location della Fonderia Macchi. Una riedizione dei capi cult del marchio, non rivisitati ma il direttore creativo ha dato vita ad un’evoluzione moderna dello stile. Inclusività ed identità sono le parole chiavi, nel contesto industriale ed operaio sfilano persone “comuni” di diverse etnie, con tatuaggi, con i capelli colorati, ognuno ad esprimere la propria individualità. Uomo e donna hanno gli stessi punti in comune, sono pari, quindi la camicia diventa unisex, il pizzo degli abiti lo ritroviamo nelle camicie da uomo, e le lavorazioni all’uncinetto diventano un passe-partout per tutti. Colori vivaci abbinati al coccio, al beige e l’immancabile bianco e nero. Splendida performance!
Lo ammettiamo siamo di parte, ma Alessandro Dell’Acqua ci ha regalato una sfilata uomo-donna SS2021 sexy, dai volumi a contrasto e super cool. Uno stile sempre di tendenza con accostamenti inediti come abiti aderenti ricamati con piume a felpe over dal gusto grunge, o t-shirt monospalla dai tagli sportivi abbinate a gonne longuette classiche di pelle lucida. Il grunge si mixa al classico e al trendy, raccontando di una nuova generazione senza pregiudizi sfaldando il sistema di genere e creando nuovi orizzonti. Ottimo lavoro come sempre! Soprattutto con i dettagli e gli accessori che assolutamente dovranno essere nostri!
Quest’anno festeggia 20 anni della maison, la sua collezione è frizzante e ricca di equilibri tra materiali come il pizzo e tessuti fluidi e trasparenti accostati a pelli e suede finemente lavorati. La palette è ricca di bianchi, neri , azzurri e rosa ,ma i protagonisti sono i tessuti lavorati con disegni preziosi come il pizzo e le applicazioni 3D. La donna Scervino vive il suo presente con assoluta nonchalance, sicura del suo aspetto, senza dover ricorrere ad espedienti inutili.
Le aspettative per questo nuovo connubio tra Miuccia Prada e Raf Simons erano tante. Per la loro unione hanno creato un video della sfilata intitolata “Dialoghi” e un altro con la loro intervista con domande raccolte attraverso i social. Il risultato è stato controverso, alcuni l’hanno definito un match perfetto, altri troppo noioso e prudente. Beh, noi crediamo che dobbiamo dargli il tempo per esprimere il loro potenziale. Gli outfit sono uniformi pensate per essere utili e quotidiane, essenziali senza troppi fronzoli. Nylon, duchesse, taffettà, felpe e jersey sfilano nella loro semplicità rendendo i capi essenziali e raffinati. Soprabiti, bluse , abiti chemisier, e pantaloni dritti, capi quotidiani dall’eterna classe e dall’allure sartoriale.
Potremmo annoiarvi per ore descrivendo tutte le sfilate ed i dettagli che ci hanno colpito, ma ci fermiamo qui. E voi cosa ne pensate?