Come vivere al meglio questa nuova esperienza delle fiere online, vi raccontiamo la nostra avventura virtuale.
Quest’anno ci siamo dati appuntamento in ufficio alle 9.30, non in aeroporto ad orari assurdi. Il mio sonno pregresso è contento! Porto i cornetti ai cereali gusti misti, Maricho porta il caffè e il latte matcha. Gi porta le frittelle, perché lui ama il salato a colazione. Danny ci aspetta su zoom, lavora in smart working. Facciamo questo per sentirci come se fossimo a Parigi, a fare colazione nel nostro “Du pain et des idées”, il nostro rituale per darci la carica prima di andare in fiera. Accendo il computer con lo schermo più grande, prendo block notes e le penne, Gi usa l’Ipad perché si trova meglio, gli altri alle loro postazioni e così siamo pronti per esplorare PREMIéRE VISION versione digitale. Ognuno cerca con il proprio ritmo, con la propria curiosità e con le proprie competenze, poi a fine giornata ci confrontiamo per vedere cosa ci ha colpito, cosa troviamo indispensabile e ne discutiamo. Mi concentro sui mood e sui trend per capire in che direzione sviluppare la collezione FW 21-22. Bene, dopo quasi 12 ore tra video, letture e ricerche varie e 2 riunioni, in 2 giorni abbiamo definito le macro tendenze per il prossimo invernale. Ne riassumiamo due con relativi mood e trends.
Un tema ricco di volumi, colori e superfici 3D. Da un lato si ritrovano jacquard, broccati, trapunte laminate, fantasie art dèco, goffrature e lurex ramati che impreziosiscono e definiscono uno splendore eccentrico e festoso. Dall’altro l’opulenza viene celata attraverso materiali fluidi, caldi e drappeggiati. Ritroviamo la seta, la lana pettinata, filati tagliati e spettinati e la flanella. Tessuti morbidi, avvolgenti che creano shapes over e che accompagnano il movimento e le forme del corpo.Le stampe si ispirano al passato, dall’arte bizantina alle decorazioni medievali. Gli accessori metallici sono di color oro, satinati e lucidi insieme, ricordano i vecchi gioielli della nonna. Ricchi di pietre e di cesellature. I bottoni e le fibbie sono bombate con allure ramato. I colori caldi, come il senape, il terra di siena, il marrone e l’arancio si avvolgono in sfumature leggere dai tocchi lamè.
L’essenziale viene rivisitato e rivisto con tecniche all’avanguardia che conferiscono immagini e finissaggi riciclati, sostenibili, termiche e/o antibatteriche ai tessuti. L’aspetto grezzo dei filati e delle lane nasconde un handfeel morbido e corposo. I classici tessuti come il Principe di Galles, il tweed, i diagonali, il twill e lo spigato si accostano ad eco pelli martellate e suede, a crepè di viscosa, a cotoni fluidi e leggeri per un’eleganza basica quotidiana. Nelle stampe ritroviamo elementi naturali, come i fiori, le piante, le pietre, la corteccia degli alberi, elementi scomposti e ricomposti che creano texture ed all over dal sapore retrò ma con un occhio al futurismo. Gli accessori si ispirano al folk di terre lontane, come nastri dai ricami geometrici, nappe, corde colorate, bottoni e metallerie iridescenti. Le applicazioni si trasformano in ricami caldi e voluminosi in versione lanosa con varietà di trame e punti. I colori si ispirano alla natura e sono tenui e melagiati, dal sapore vissuto. Ritroviamo i beige, i grigi caldi e freddi, i blu, i rossi ed il bianco sporco.
Ora siamo pronti per creare nuove collezioni per i nostri clienti. Ci è mancato andare fisicamente in fiera, un pò per respirare “aria” nuova, un pò per creare nuove connessioni con colleghi o futuri clienti, un pò perché Parigi ci permette di fare non solo ricerca in fiera, ma anche per negozi. Non importa, quest’anno è andata così, per noi è uno stimolo per imparare qualcosa di nuovo, per creare nuovi modi per lavorare, per gestire il nostro lavoro al meglio. Contattateci per scoprire di più, saremo felici di condividere con voi idee e progetti, e chissà magari fare del “Fashion Business” insieme!